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Luglio 2018

In un weekend dove il progetto Parkinson&Triathlon ha ottenuto, grazie agli organizzatori di Ledroman 2018, visibilità e molti attestati di simpatia, io ho portato a termine una gara difficile. Ledro e la sua gente hanno accolto con gioia il Tripopolo di atleti e famiglie. Questo piccolo lago incastonato tra montagne verdi fa venir voglia di cantare e di fare sport a chiunque, tanto che anche mia moglie

Amici miei, ve lo chiedo per favore, se volete e se avete qualche minuto, andate fino alla sua pagina Facebook, Zio Mauri, e inviategli un "vai bella zio! dagli amici di parkinson&triathlon" Come diciamo noi runners, il 39° chilometro è il più duro. Vedi il traguardo, ma le gambe sono dure, la volontà sta per abbandonarti, e la tentazione di fermarti è fortissima. Solo che per lo zio

Io e la Val di Ledro, una storia iniziata molti anni fa. Che continua, per la precisione questo weekend. Allora invidiavo i miei fratelli che facevano le Ledriadi, oggi mi sento uno dei protagonisti.  Avevo otto anni. Ascoltavamo, sdraiati sul letto a castello, i 45 giri di Lucio Battisti con un mangiadischi arancio. Canticchiavamo La canzone del sole, guardando fuori e aspettando che smettesse di piovere. Perchè

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