Guarisci il tuo futuro, come? con lo sport! Tre mesi in cui è cambiato tutto.
Sono solo tre mesi da quando ha preso vita il progetto Parkinson&Triathlon e ho iniziato a tenere questo blog. Tre mesi molto intensi, sotto tutti i punti di vista. Qualcuno mi dice che posso allenarmi tanto perché ho pochi sintomi e sto bene. Secondo me è il contrario: sto bene e tengo sotto controllo i sintomi perché mi alleno tanto e faccio molto movimento. Certo, la mia
FCZ, il portale italiano del triathlon, questa settimana racconta la nostra storia.
FCZ Triathlon Story 19 aprile 2018: Stefano Ghidotti insieme con le sue donne, sua moglie Carolina e sua figlia Benedetta La Triathlon Story del 19 aprile 2018 ci fa conoscere un amico triatleta davvero unico, Stefano Ghidotti. Stefano ha aperto da qualche mese il suo blog, “Parkisnon&Triathlon. La mia sfida: sport, ricerca, vita” e io ho avuto il grande onore di conoscerlo proprio visitando il suo sito. Ci
Muoviti, muoviti, muoviti! Racconto di una giornata di sport
'Muoviti, muoviti, muoviti' cantava Edoardo Bennato. È il messaggio perfetto per tutti i malati di Parkinson. Più ancora dei farmaci sono lo sport e il movimento in tutte le sue forme che ci aiutano a stare meglio. Ne sono ancora più convinto dopo aver vissuto la giornata di ieri con i miei familiari, papà, mamma, mia moglie Carolina e mia cugina Francesca. E gli amici Alfonso Ruocco, Diego
Run for Parkinson Ternate, con 3 grandi atleti che sfidano il Parkinson con lo sport.
Gli organizzatori della Run for Parkinson’s mi hanno invitato domenica 15 aprile a Ternate per la corsa che organizzano da alcuni anni. E’ una cosa che mi fa molto piacere, perché mi fa conoscere persone nuove – a partire da Lidia, l’anima dell’iniziativa - che condividono il progetto di combattere la malattia con lo sport e l’allegria. Tra l’altro, saremo in un’oasi naturalistica, quella del lago
Vi presento un nuovo amico: Roberto IRONMAN Airoldi
Oggi voglio presentarvi un personaggio straordinario. Ha 63 anni, fa il prof di Educazione Fisica, ha praticato sci, nuoto, pallavolo, tennis, ora il triathlon sulle massime distanze. Ma non solo. E’ socio fondatore e segretario di Steel Triathlon, collabora alla gestione di istruttori e assistenti alla piscina Italcementi, è presidente di Tango Bergamo e fa le ore piccole nel weekend per fare il disc jockey
Mezza di Lecco. La crisi del 17° chilometro.
Domenica 4 Marzo 2018. Come da programma mi alzo alle 5,50 dopo aver fatto la misurazione quotidiana con "Superop", prendo i farmaci con acqua calda e limone, preparo un toast e mi vesto, il ritrovo è previsto alle 6,30 in palestra. La nottata, come mi capita sempre prima di una gara, non è delle migliori: sarà la carica agonistica, l'impazienza o l'emozione, ma il sonno è
Lunedì, ore 6.45, risveglio muscolare.
La mia settimana comincia cosi. Il lunedì è un giorno difficile per tutti. :-) [wpvideo xY9Guv47]
Raffaella corre con me
Abbiamo conosciuto la settimana scorsa Alberto Schivardi, il mio coach che avrà il compito di far girare al massimo il motore. Ma sarà fondamentale il supporto che le altre figure coinvolte nel progetto sapranno darmi, sia a livello tecnico che umano, affiancandomi e supportandomi quotidianamente nelle scelte editoriali e sull'utilizzo dei social media. Settimanalmente vi voglio presentare una di queste persone, oggi è la volta di Raffaella. Avvocato
Quattro domande ad Alberto, il mio ‘iron coach’.
Lo chiamo 'iron coach' non solo perché ha la certificazione come preparatore di atleti che vogliono affrontare l'iron man, ma anche perché mi sta aiutando a fare diventare di ferro la mia volontà. Come? Ecco quattro domande sulla nostra collaborazione. [youtube https://www.youtube.com/watch?v=lOhC_TLGGzE&w=560&h=315] Chi è. Alberto Duilio Schivardi è nato il 28 febbraio del 1980 a Saronno. Ha una Laurea Magistrale in Scienze motorie e Sport, e nella vita
Prima cosa da fare: reimparare a correre
Prima cosa da fare: reimparare a correre. Ecco, la mia sfida in poche parole è questa: correre il triathlon meglio di prima, per mettermi alla prova, e per combattere il Parkinson. Dare al mio corpo un addestramento più rigoroso in modo che compensi il deficit motorio. E tenere traccia di tutto questo nei prossimi anni, per vedere cosa succede. Quindi, una delle prime cose in programma