Run for Parkinson Ternate, con 3 grandi atleti che sfidano il Parkinson con lo sport.
Gli organizzatori della Run for Parkinson’s mi hanno invitato domenica 15 aprile a Ternate per la corsa che organizzano da alcuni anni. E’ una cosa che mi fa molto piacere, perché mi fa conoscere persone nuove – a partire da Lidia, l’anima dell’iniziativa – che condividono il progetto di combattere la malattia con lo sport e l’allegria.
Tra l’altro, saremo in un’oasi naturalistica, quella del lago di Comabbio, che dev’essere magnifica. Correre, in mezzo alla natura, con gente che condivide un progetto lo trovo sempre il modo migliore per passare la domenica mattina.
Nel sottotitolo c’è scritto ‘tre grandi atleti, e io sarei uno di quelli. Ho già chiamato ridendo per dire ‘oh, guarda che io non sono un grande atleta, ho dei tempi piuttosto alti’ ma qui il concetto di atleta è un altro. Si capisce meglio leggendo il comunicato stampa che trovate a seguire, e che parla anche degli altri due, Alfonso Ruocco dalla Campania, Odontotecnico come me e il bergamasco Diego Ortelli.
Poi vi racconteremo com’è andata.
La pista ciclopedonale nella preziosa oasi naturalistica del Lago di Comabbio è la splendida cornice in cui Domenica 15 Aprile 2018 si terrà la RUN FOR PARKINSON’s, una importante manifestazione sportiva, finalizzata a dare visibilità e sensibilizzare sulle criticità di una malattia degenerativa, che conta oltre 350 000 malati in Italia, di cui 35000 solo in Lombardia.
L’idea di realizzare questo evento a Ternate risale ormai a 6 anni fa ed è nata da Lidia Sbalchiero,una runner con Parkinson, appartenente all’Associazione Parkinson Insubria di Cassano Magnago, che attualmente rappresenta il punto di riferimento per oltre 250 soci tra Cassano Magnago, Busto Arsizio, Gallarate, e che opera in collaborazione con la Onlus capofila e cioè l’Associazione Parkinson Insubria di Varese, che pure sarà presente all’evento.
Una manifestazione non competitiva, organizzata anche grazie al supporto dell’Associazione sportiva Cardatletica e che prevede tre percorsi e precisamente: il giro completo del Lago di Comabbio di 12,5 km sulla pista ciclopedonale, 3 km fino alla magnifica passerella in legno e ritorno ed infine il percorso più breve di 500 mt all’interno del Parco Berrini, punto di partenza comune ai tre percorsi.
In particolare, questa edizione vuole porre l’accento sull’importanza dell’attività fisica per le persone con Parkinson e con questo obiettivo richiama l’attenzione su tre storie di tre atleti che correranno a Ternate e che come denominatore comune hanno lo sport, quale terapia complementare contro il Parkinson.
La storia più toccante e che è stata persino citata da Linus a Radio Deejay è sicuramente quella di Alfonso Ruocco, che si è avvicinato alla corsa solo dopo la diagnosi e si è appassionato a questa disciplina, grazie ad un runner di provata esperienza, Alberto D’Auria, poi divenuto suo inseparabile compagno di corsa e suo migliore amico.
Purtroppo, durante un allenamento in preparazione della Maratona di Firenze, a causa di un malore improvviso, Alberto è spirato tra le braccia di Alfonso.
Dopo il primo attimo di smarrimento, Alfonso ha deciso di correre comunque la Maratona diFirenze in memoria di Alberto e per tutte le persone con Parkinson; quindi il 26 Novembre 2017, nonostante il freddo e la pioggia, Alfonso Ruocco è riuscito a correre la sua prima maratona in 4h :10. Qui trovate il commovente racconto della sua storia.
Parliamo ora di un altro runner, che tra l’altro era presente anche alla scorsa edizione della Run for Parkinson’s. Si tratta di Diego Ortelli, che ha deciso di partecipare alla manifestazione di Ternate anche quest’anno, per l’importante messaggio dell’evento. Diego ha sempre praticato l’attività sportiva, anche se la passione per la corsa è iniziata dopo la diagnosi. Nonostante il Parkinson, Diego continua ad allenarsi con un grande sogno nel cassetto : la maratona di New York.
Ed infine l’atleta triathlon Stefano Ghidotti, da sempre grande appassionato di sport: dalla vela, al tennis, dalla bicicletta al nuoto, fino alla corsa.
Dopo la diagnosi, il primo pensiero di Stefano è stato difendere il suo corpo, intensificando l’attività sportiva e soprattutto con un approccio scientifico per tenere sotto controllo la situazione nel tempo. E’ nato cosi il progetto Parkinson & Triathlon, con la supervisione dell’Istituto Neurologico Mondino di Pavia, per uno studio longitudinale, sulla base di specifici programmi di allenamento e di esami clinici.
Sarà quindi un evento all’insegna dello sport e del divertimento, senza dimenticare comunque l’obiettivo principale della giornata, che resta comunque l’importanza dell’attività fisica per le persone con Parkinson, che spesso si isolano e tendono ad essere sedentarie, mentre invece è importante muoversi, ognuno secondo le proprie possibilità, ognuno col proprio passo e se può servire, ripetendo a se stessi il motto :”meglio piano, che sul divano’.