Giorno 1 al Deejay Tri, scopri com’è andata nel mio racconto!
Sono passati 10 giorni, per vari impegni mi trovo solo oggi a scrivere il racconto delle due giornate vissute all'idroscalo, il 19 e il 20 maggio al Deejay Tri. Forse uno dei motivi per cui ancora non l'ho scritto è perché volevo tenere dentro di me questo prezioso ricordo, raccontarlo mi dava quasi l'idea di disperderlo. Ora però l'ho coccolato e rivissuto talmente tante volte
Propriocezione, un meccanismo raffinato che ci fa ‘sentire’ la posizione dei nostri arti nello spazio.
Nello sport, la precisione d'esecuzione di un gesto ne determina il risultato. Dunque per attivare, attraverso un impulso che parte dal cervello, un muscolo, un arto o un dito, dobbiamo sapere con certezza dove si trovano nello spazio per correlarli con un oggetto che dobbiamo spostare, con una superficie sulla quale correre o in fluido in cui ci muoviamo nuotando. E' per questo motivo che abbiamo deciso
TRI LIKE A DEEJAY. Sabato con Deejay il progetto parte in grande stile.
Dopo quattro mesi di preparazione, allenamenti, articoli, incontri, sorprese e fantastiche storie, finalmente sabato tutto questo prenderà una forma più reale: parteciperò grazie alla complicità dell'amico Dario Nardone e all'invito di Massimiliano Rovatti, alla prima gara di triathlon della stagione, il Deejay Tri all'Idroscalo di Milano. La gara sarà un Triathlon Sprint, 750 m. a nuoto, 20 km in bicicletta e 5 km di corsa. Sono pronto ed
Mezza di Lecco. La crisi del 17° chilometro.
Domenica 4 Marzo 2018. Come da programma mi alzo alle 5,50 dopo aver fatto la misurazione quotidiana con "Superop", prendo i farmaci con acqua calda e limone, preparo un toast e mi vesto, il ritrovo è previsto alle 6,30 in palestra. La nottata, come mi capita sempre prima di una gara, non è delle migliori: sarà la carica agonistica, l'impazienza o l'emozione, ma il sonno è