Al traguardo, guarito dal Parkinson.
Il mio primo Ironman 70.3: la sfida consapevole È stata così dal primo minuto, non cercavo la prestazione, né il confronto con me stesso, non sarebbe stato possibile migliorare qualcosa che non avevo mai realizzato prima. Il mio obiettivo era portarla a termine, ero consapevole di aver fatto tutto ciò che era in mio potere. Solo un imprevisto indipendente dalla mia responsabilità avrebbe potuto fermarmi. Perciò ero
Vivere con il Parkinson: lo sport è solo l’inizio.
Sono pronto a combattere, la mia arma migliore sarà la strategia. Mr Parky, d'ora in poi sarà sempre più difficile prendermi di sorpresa. Fino a oggi ho pensato che la miglior risposta all'attacco del Parkinson è lo sport. E lo penso ancora, solo che ho capito una cosa: occorre un progetto più ampio. In cui siano in gioco anche altre capacità, organizzative e relazionali. Per dirla molto