Una settimana di “Triathlon Solidale”
Domenica sono ripartito per pedalare in alcune tappe del Giro d’Italia “Più giri più vivi” triathlon solidale. Dopo aver vissutovenerdi e sabato scorso nella mia città, Palazzolo sull’Oglio, una splendida due giorni, con i PARKINSONAUTI della “Bike riding for Parkinson Italy 2021”, dove abbiamo organizzato una festa, per presentare l’anteprima del docufilm che racconta del viaggio da Torino a Venezia di quest’anno.
Ritrovare tutto il gruppo, ha fatto riaffiorare immediatamente tutte le sensazioni vissute nel giugno scorso, durante la pedalata sugli argini del Po che ho raccontato nelle scorse settimane negli articoli: Viaggiare insieme, mano nella mano., Sempre insieme, dall’alba al tramonto. e Un successo del gruppo, nato da lontano.
Parte di tutte le emozioni e i colori di quei momenti sono raccolti in questo trailer del docufilm che Junior Jay Ferreira sta producendo in collaborazione con Ability Channel
Inizia una nuova avventura, questa volta sarò accompagnato da mia moglie Carolina, insieme ci aggregheremo per alcune tappe, al progetto di Sara Rubatto e Mauro Cennerazzo, il “Giro d’Italia Solidale” Piu Giri Più Vivi. Essendo io un triathleta amatoriale e un paziente con la malattia di Parkinson vivrò quest’esperienza, così come l’hanno pensata Mauro e Sara nella doppia veste di:
Volontario sportivo solidale, cioè lo sportivo che condivide la fase di defaticamento del suo programma di allenamento con persone con disabilita motorie.
Motivatore sportivo, cioè la persona con problemi fisici o mentali, che pratica sport amatoriale in concomitanza del defaticamento dei volontari.
La storia del progetto
Il progetto nasce per permettere alle persone con tetraparesi e qualsiasi altra disabilità di vivere un’esperienza di triathlon solidale da protagonista. Mauro, è un triathleta che da un anno sta preparando il suo primo Ironman, e Sara, una atleta cardiopatica e pre-diabetica, che ha già fatto grandi imprese in bicicletta in solitario.
l “Giro d’Italia Solidale” è partito il 27 luglio da Avigliana e, dopo aver percorso 6000 km lungo 50 tappe, arriverà il 18 settembre a Cervia, dove è in programma la manifestazione mondiale Ironman Italy Emilia Romagna 2021, a cui è iscritto Mauro che riceverà il testimone da Sara, che lo ha portato in giro per tutta l’Italia, per chiudere alla grande il loro progetto.
Le tappe del giro
Ogni giorno Sara farà circa 100 km. in bicicletta per raggiungere la città di destinazione, dove troverà ad aspettarla motivatori e sportivi per condividere la parte finale della sua giornata di sport.
Al seguito ci sarà un furgone, generosamente messo a disposizione da DHL, che trasporta biciclette per la disabilità, una carrozzina da maratona e due ausili innovativi, gli Alinker, che all’arrivo della carovana intorno alle 17 permetteranno a persone con difficoltà motorie degli arti inferiori come parkinson, sclerosi multipla, tetraplegia spastica e altro ancora, di poter correre, pedalare, camminare autonomamente, inoltre ci sarà un canotto per vivere l’esperienza di nuotare insieme ad un atleta normodotato”
La storia di Sara Rubatto
Lo sport ha sempre fatto parte della 42enne torinese, prima e dopo la cardiopatia rara che l’ha colpita: “Avevo 19 anni, e nemmeno dopo 23 anni la medicina è riuscita a capire cosa sia successo.
Non c’è quindi una cura specifica, la mia salvezza è lo stile di vita: dall’alimentazione (Sara è nutrizionista, ndr) all’attività fisica. Sei anni fa, inoltre, a causa di un errore medico, un infarto ha devastato il mio cuore ma grazie alla bicicletta, il mio salvavita, è tornato al battito normale”.
Sara praticava nuoto a livello agonistico quando la malattia le ha stroncato una possibile carriera: “Mezz’ora prima di una gara che valeva il pass agli Europei mi chiamarono per comunicarmi che mio padre stava morendo: chiaramente rinunciai, l’anno dopo mi tolsero l’idoneità sportiva e finì tutto”.
Per riprendere una nuova vita sportiva con la bicicletta: “Non potendo utilizzare l’auto ho iniziato a salire in bicicletta e il mio corpo ha ripreso a funzionare. Da quel momento pedalo 365 giorni l’anno, è la salvezza del mio cuore”. Tra i suoi “viaggi” in solitaria ci sono Torino-Lisbona (5.300km), Torino-Gerusalemme (6.602km), Torino-Capo Nord (8.000km) e Torino-Sicilia (5.200km).
Io sarò felice di pedalare con Sara dalla tappa di Ostia fino a Scario, le prime saranno solo di trasferimento, mentre sono già previste delle iniziative nelle città di Altavilla, Paestum e Scario.
Se volete venire ad accoglierci e provare la soddisfazione di allenarvi con noi nelle 3 specialità del triathlon, nuoto bici e corsa, vi aspettiamo con molto piacere, contatta l’organizzazione attraverso i social di “Più giri più Vivi” e il sito “Triathlon solidale”.