#Daddocè! Dario Nardone, con la sua inesauribile energia e la sua capacità di comunicare, da oggi è con noi.
#Daddocè! Dario ‘Daddo’ Nardone, Ironman, triathleta, speaker, giornalista e mental coach Ekis da oggi è responsabile stampa di Parkinson&Triathlon.blog.
Dario è stato direttore di Triathlete per molti anni, fondatore e direttore responsabile di Fcz Mondotriathlon, il più importante portale di triathlon in Italia, ideatore e responsabile della manifestazione annuale Galà del Triathlon: l’endurance scorre nelle sue vene e fa parte della sua vita, sportiva e lavorativa, dal 1995. Pronto con il pettorale, è un Ironman, con il microfono o dietro il suo portatile, sui campi gara in Italia e in giro per il mondo. Desiderio, Decisione, Dedizione. D come Daddo. Fino in fondo #daddocè! #ioTRIamo
Nei giorni scorsi mi sono entusiasmato e vi ho raccontato di ciò che sorprendentemente mi stava accadendo e delle importanti aziende che avevano deciso di supportare il mio progetto. I loro nomi li trovate tra i partner tecnici e i compagni di viaggio, ognuno di questi contatti si è sviluppato grazie a persone sensibili alla mia storia che mi hanno creato il ponte per arrivare all’aziende. Grazie a Beppe, Luca, Roberto, Massimo.
Denominatore comune di tutte queste storie è stato Dario “Daddo” Nardone, che nel mondo del triathlon è un punto di riferimento, conosciuto e apprezzato da tutti per le sue doti di speaker e giornalista ma soprattutto per la sua generosità d’animo, simpatia e capacità comunicative. Da quando lo conosco ogni volta che ho scritto una lettera di proposta di collaborazione a un’azienda, e con il suo permesso, ho potuto spendere il suo nome le porte si sono aperte immediatamente.
L’ho conosciuto casualmente grazie a ‘Google Alert’; aveva ricevuto un messaggio da questo sistema, che lo avvisa quando vengono pubblicati contenuti relativi al triathlon, in seguito alla pubblicazione di un mio articolo. Mi ha contattato attraverso Facebook, ci siamo sentiti per telefono e sono bastate poche parole per capire che sarebbe nata un ottima collaborazione e una sincera amicizia.
Da quando l’ho conosciuto la mia strada è segnata, come per Pollicino, da piccoli sassolini posti uno dopo l’altro che contrassegnano obiettivi raggiunti e indicano quelli da inseguire. Ogni volta che gli parlo di qualche nuova mia idea aggiunge benzina nel motore e mi fa spingere forte sull’acceleratore, si siede al posto del navigatore e mi dà le note di percorso.
Con lui nella squadra il progetto ha di nuovo acquistato forza, stiamo lavorando su due obiettivi molto importanti, vi racconterò tutto appena saranno raggiunti.