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Parkinson&Sport

Vacanze finite. Come va la vitalità? Pronti per ripartire?

Siamo partiti per le vacanze per ricaricare le pile, ritrovare slancio e vitalità. Ma cos’è , la vitalità?

La vitalità: una parola che usiamo, ma cosa vuol dire davvero? Il dizionario la definisce come la caratteristica di essere vitale, capace cioè di vivere e sopravvivere.

La partecipazione a un corso di cinque giorni, il Vitality Coaching, www.ekis.it/.vitalitycoaching ,che fa parte del percorso di formazione Ekis per diventare Mental Coach, ha rivoluzionato il mio modo di intendere la vitalità.

 

Che riassumerei così: scegliere di lavorare su me stesso, per predisporre la mente e il corpo a affrontare il percorso verso gli obiettivi, professionali, personali o sportivi che mi sono posto, mantenendo un equilibrio corretto con l’ambiente e le persone.

 

Detto così non è poi tanto diverso da quello che facciamo ogni giorno. Ma la cosa che ha cambiato la mia prospettiva è questa: la felicità, la gioia non saranno legate solo al raggiungimento dell’obiettivo, ma alla consapevolezza di avercela messa tutta, senza paura di sbagliare e di avere aspettative deluse.

Ed è questa la capacità di essere vitale.

 

Io sono pronto, sto bene, ho continuato ad allenarmi anche ad agosto, perchè a metà settembre ho una gara di Triathlon olimpico di cui vi parlerò. E  anche la mia attività intorno alla ricerca sul Parkinson ha avuto sviluppi interessanti, ma diamo tempo al tempo.

 

Durante le vacanze mi sono riposato, ho goduto della della compagnia della mia famiglia e dei miei amici, mi sono lanciato in qualche iniziativa avventurosa e mi sono anche dedicato ai piaceri della tavola. Il corso di cui vi ho parlato, poi, mi ha rimesso in equilibrio e dato la spinta per ricominciare.

Riprendere a settembre è faticoso, e lo è per tutti, anche per chi è allenato. Si crede che un atleta allenato non faccia più fatica, e invece la fa, e come, in realtà ha solo la piena consapevolezza dei suoi limiti e si è abituato a sgobbare per raggiungerli.

 

Serve un po’ di motivazione che metta in movimento il cervello, che darà le informazioni corrette al corpo, che risponderà, proporzionalmente alle energie di cui dispone, mettendo in atto tutte le azioni necessarie ad affrontare la nuova stagione.

Ricominciare sarà tanto più facile, tanto più il nostro equilibrio psicofisico sarà allineato e sorretto da abitudini sane e dalla consapevolezza che il nostro benessere è lì primo dovere verso noi stessi.

 

Una sana alimentazione può aiutare moltissimo in questo senso, il nostro corpo è una macchina perfetta ed è lo strumento più prezioso che abbiamo al servizio della mente o anima, che dir si voglia, per permetterci di fare della nostra vita un capolavoro.

Cominciare la giornata con il piede giusto dipende soprattutto da noi, certo è che se l’alba è chiara e calda tutto è più facile.

 

Noi da parte nostra possiamo aggiungere un po’ di movimento, che riattivi il nostro organismo che va nutrito correttamente, in modo che disponga della giusta miscela per funzionare.

Se lo faremo girare correttamente senza ingolfarsi, come fa un motorino quando troppa miscela entra nel carburatore, potremo lanciarci in discese e salite con l’aria sul viso, felici, affrontando la giornata con la giusta energia.

 

 

Allora apro le finestre, guardò fuori, mi faccio aiutare dal mio gatto a fare un po’ di ginnastica, mangio il giusto con gusto, per iniziare bene la mia giornata.

Ringrazio per la fortuna di essermi svegliato anche oggi!

Comments
  • Katiuscia
    Settembre 12, 2018

    Come di consueto, leggere i tuoi contributi è incoraggiante, entusiasmante e proficuo. In realtà, i tuoi sani e saggi consigli sembrano a portata di mano, semplici indicazioni e… via, il gioco è fatto! Ma tu, abile attore della tua scena, esperto timoniere della tua vita, hai la determinazione, la forza e la motivazione per raggiungere la tua meta. Credo che per tanti di noi il grande scoglio sia proprio il trovare la rotta, il pianificare che, anche alla deriva, si deve lottare per un approdo sicuro. Grazie comandante per la grinta, la pacata serenità e la capacità di autodeterminazione che coltivi…

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