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Parkinson&Sport

OGGI VINCO IO! TI AMO.

Ciao, oggi ho deciso, contro mio fratello vinco io! Ti amo, buona giornata.❤️

Questo è il messaggio che Mauro, ha scritto lunedì mattina iniziando la giornata a sua moglie Mara, che si trovava già al lavoro. In queste semplici parole Mauro esprime tutto ciò che sente in quel momento, un lunedì mattina.

Anche a me capitava spesso, nella mia vita precedente, ma a volte anche in questa nuova, di iniziare la settimana con poche certezze, la motivazione in fondo ai piedi e la voglia di essere già a giovedì.

Forse anche a Mauro succedeva ogni tanto, ma non in questo lunedì 8 agosto 2022, il giorno dopo il weekend EUPATH&SPORT di Boario.

 

 

E Mauro lo stava dicendo con forza, a se stesso, a sua moglie e al mondo. In quel momento esprimeva la sua certezza, senza dubbi. VINCO IO!

Non diceva, proverò, cercherò, vorrei, farò, o qualsiasi altra forma che utilizziamo quando ancora non siamo veramente decisi a iniziare, ma diceva faccio, voglio, posso.

 

 

Aveva deciso che non sarebbe più stato a guardare la sua vita sfilargli accanto. Da quel momento, voleva dare tutto il suo meglio per risalire in sella, ricominciare a vivere con passione ed entusiasmo, sia la fatica delle salite che l’ebbrezza delle discese.

Era pronto, determinato, sicuro di se, sentiva dentro di se il potere necessario per vincere la sua battaglia quotidiana contro il Parkinson, che lui chiama fratello.

Cosa era cambiato? Come era successo? Perchè proprio ora?

Lo sapremo leggendo il racconto di Mauro.


Un Esperienza da ripetere due o tre volte all’anno.

Sono stato bene in mezzo a tante persone come me.
Condividendo gli stessi problemi, ho avuto la sensazione di essere in mezzo a persone normali, senza tanti grilli per la testa. 

È stata un’esperienza molto positiva, senz’altro da ripetere, compatibilmente con il tempo di ciascuno, per me sarebbe da fare due o tre volte all’anno. 
Abbiamo uno spazio discreto e viviamo in campagna, mi piacerebbe organizzare qualcosa dalle nostre parti.

Mi piacerebbe anche, con il dovuto allenamento, fare un’esperienza in bicicletta, insieme ai Parkinsonauti.
Per ora sono ancora titubante, anche se non capisco esattamente il perché.

Capita che, rimuginando su una piccola difficoltà, come un fastidio al braccio che si fa sentire spesso quando vado in bici, la nutro trasformandola in paura, che diventa più grande ogni volta che ci penso.

In questi giorni, indossando con i miei nuovi amici Parkinsonauti, la maglietta con scritto in grande “NON CI FERMERAI” ho imparato che non voglio più rinunciare, ancora prima di provarci.

Quando si è tutti insieme si respira e si hanno delle sensazioni, oserei dire mistiche, di carica, di scossa elettrica, di voglia di fare e di andare. 
Merito degli amici di Parkinson&Sport, che per farci stare bene così ed amalgamare tutti, si sono fatti in quattro. 


Voglio ringraziare Mauro e Mara per avermi dato fiducia, o meglio per aver creduto che, nel programma che Parkinson&Sport e l’European Parkinson Therapy Centre avevano strutturato per loro, ci fosse una nuova energia.

 

Mara e Mauro

Se non avessero creduto di fare la cosa giusta, superando le incertezze e decidendo di unirsi agli altri, circa 30 Parkinsonauti, che hanno condiviso con loro questi giorni, io oggi non sarei qui, con tutta l’energia che sento muovermi, a pensare già alle prossime edizioni. 

Nei prossimi articoli conosceremo, grazie al racconto di Samantha Vizentin, Ivana Di Rollo e Stefano Fiaschetti, che insieme a Mauro e Mara hanno accettato di raccontarci la loro esperienza, anche altri particolari e sfaccettature, della tre giorni di Boario, viste da angolazioni diverse.

 

 

 

 

 

Con loro voglio ringraziare anche tutti gli altri, che, allo stesso modo, partecipando, hanno permesso di portare a compimento questo progetto, permettendomi di capire ancora una volta e ancora più forte, quanto, questi momenti di sport, movimento, condivisione e coaching, siano positivi e produttivi per persone e famiglie che vivono e affrontano la realtà quotidiana della malattia di Parkinson. 

Grazie ad Alex Reed, Sara Gualeni e ai trainer Pietro e Caterina dell’European Parkinson Therapy Centre, senza di loro non sarebbe stato possibile tutto questo.

Grazie a Marina e Rita dell’Hotel S.Martino di Boario, che ci ha ospitato.

Grazie ai nostri sostenitori, che, con il loro supporto ci aiutano ed incoraggiano a fare sempre meglio.

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